Mai indifferenti - Voci ebraiche per la pace


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Mai indifferenti: parole e oltre (di Renata Sarfati per "Punto di vista" della Libreria delle Donne)

Un tempo senza empatia (di Letizia Paolozzi per "Donne e Altri")



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Mai Indifferenti in Facebook

Ha Keillah, organo del Gruppo di Studi Ebraici di Torino

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Articoli e contributi in italiano


Da "Haaretz" del 19/10/2023: Lettera di Gideon Levy, giornalista di Haaretz, al musicista Roger Waters

"Antagonismi in piazza", di Stefano Levi della Torre

"Parole", di Stefano Levi della Torre

Da "The New York Times Magazine": Gli impuniti: come gli estremisti hanno preso il controllo di Israele

Una lettera di Erin Mazursky, ebrea attivista statunitense

Da "Il Manifesto": interviste a refusnik

Un soldato israeliano contro l’occupazione

Da "L'Unità": traduzione di una lettera ai concittadini di Gideon Levy comparsa su Haaretz

Da "La Repubblica": L’ex premier israeliano Olmert si schiera con il senatore Schumer: “Netanyahu è un ostacolo alla pace”

Da "La Stampa": i rabbini ai soldati: “È la lotta del bene contro il male”

Dall'Economist e Corriere della Sera: Come salvare Israele dalla solitudine

Da Gariwo: Gideon Levy su Israele: "Basta muri: la soluzione è garantire uguaglianza e parità di diritti"

Una prospettiva pacifista, di Angela Godfey Goldstein

Da Hakeillah: Riflessioni sulla guerra

"Sono passati sei mesi esatti da quando, il 7 ottobre, l’assassinio dei miei genitori mi ha cambiato la vita" di Magen Inon

Susanna Sinigaglia, Gad Lerner e altri in un incontro di Amnesty International a Milano, il 18/4/2024

Da "Il Manifesto": Liliana Segre, l’insidia delle insistenti richieste 30/5/2024

Da "L'Unità": Intervista ad Anna Foa, L'Unità, 11/9/24

Edith Bruck: «Altro che “voi ebrei”: il cappio della guerra è Netanyahu» (da Il Fatto Quotidiano 23/9/24)

Da "Il Fatto Quotidiano": Netanyahu è al di fuori dell'etica ebraica, lo dice anche Maimonide.

Da "Il Post": Ritorno in Israele, per vedere com’è cambiato
«Il paese si è rotto perché si stava rompendo già prima. Mancavo da quasi dieci anni, sapevo che avrei trovato una nazione scossa, eppure non ero preparata alla sensazione di straniamento che ho provato nel vedere un paese dove ho vissuto, che mi è entrato sottopelle, così cambiato, e in peggio. Credo ci vorranno ancora anni prima che storici e politologi riescano a inquadrare appieno la misura in cui quel giorno ha trasformato Israele, ma quello che ho visto è un paese incattivito, impaurito, in guerra con sé stesso e con il mondo, in balìa di un senso di inevitabilità. Volendo tirare le somme, l’Occupazione è entrata dentro Israele, l’ha contagiato come farebbe un virus»


Articoli, contributi e link in inglese


Da "Haaretz": Massacre Doesn't Justify Massacre: Israel, Gaza and War Crimes di Omer Bartov

Da Waging Nonviolence How Jewish nonviolence can help guide the path forward on Israel-Palestine

Il maestro Daniel Barenboim, nel ricevere il premio Wolf Prize 2004, sostiene la richiesta di uno stato palestinese, in coerenza con la sua opera per l'insegnamento della musica come mezzo di pace.

Philippe Sands, avvocato di fama internazionale, propone di ripensare il concetto di "genocidio" (Facebook)

Da +972 Magazine, INDEPENDENT JOURNALISM FROM ISRAEL-PALESTINE:
      Conversing as unequals: Jewish-Palestinian partnership at a crossroads
Awni Al-Mashni and I have spent years meeting with Israelis and Palestinians across the land to discuss visions for the future. Do we still have answers? By Meron Rapoport, October 23, 2024



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