"No Other Land", che ha vinto il premio Oscar come miglior documentario, è stato girato tra il 2019 e il 2023. Le riprese si sono concluse a ridosso dell’attacco di Hamas, a cui Israele ha risposto intraprendendo un massacro senza fine. La relazione tra i due registi Yuval Abraham (israeliano) e Basel Adra (palestinese), – un’amicizia possibile? – i loro dialoghi, gli incontri con gli abitanti del villaggio di Masafer Yatta, infondono da un lato la speranza di un risveglio delle coscienze e dall’altro una profonda disperazione.
Le due reti hanno organizzato diversi incontri, promosso appelli e ritengono fondamentale continuare a tenere alta l’attenzione per denunciare che la pace può realizzarsi solo con la fine del massacro, dell’Occupazione, il rispetto delle risoluzioni Onu e il riconoscimento del diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione.
Nello stesso giorno (9 maggio) a Gerusalemme ha avuto luogo il People’s Peace Summit, un incontro della società civile in cui si attendono almeno 170 gruppi di pacifisti israeliani e palestinesi.
Alcuni spezzoni del film sono stati proiettati il 9 maggio 2025 nel corso del dibattito pubblico, in cui sono intervenuti:
Najati Alrabi
Il dott. Najati Alrabi esercita la professione di medico come responsabile dell’Unità operativa di Urologia dell’istituto Clinico Sant’Anna di Brescia, dove si occupa di attività robotica per il trattamento di alcune patologie.
Autore e coautore di numerosi articoli pubblicati su riviste nazionali e internazionali in ambito oncologico, è membro dell’associazione Sanitari per Gaza.
Noga Kadman
Israeliana, editor e ricercatrice nel campo dei diritti umani e del conflitto israelo-palestinese, Noga Kadman attualmente risiede a Milano. Da anni è attiva in diverse organizzazioni per i diritti umani, occupandosi principalmente di documentare le violazioni commesse da Israele nei confronti dei palestinesi in West Bank e nella Striscia di Gaza. È autrice del libro Cancellati dallo spazio e dalla coscienza: Israele e i villaggi palestinesi spopolati del 1948, pubblicato in ebraico e in inglese.
Gad Lerner
E' nato a Beirut da una famiglia ebraica che si è trasferita a Milano quando lui aveva tre anni.
Come giornalista, ha lavorato nelle principali testate italiane da inviato o con ruoli di direzione. Ha ideato e condotto vari programmi d'informazione televisiva alla Rai, La7 e Laeffe. Ha diretto il Tg1 dal 2000 al 2001.
Autore di molti saggi, il suo ultimo libro s’intitola Gaza. Odio e amore per Israele. Collana Scintille, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano 2024.
Davide Lerner
Nato a Milano, si è laureato presso la Columbia University di New York dove ha vinto il James Wechsler Award per il giornalismo internazionale e il primo premio per la miglior tesi. Scrive su Domani ed è voce di Radio 3. Precedentemente è stato ricercatore al Reuters Institute di Oxford e ha lavorato per tre anni nella redazione del quotidiano Haaretz in Israele. Ha scritto Il sentiero dei dieci, una storia fra Israele e Gaza. Edizioni Piemme, Milano 2024.
Stefano Levi Della Torre
E' nato a Torino ed è critico d'arte, pittore e saggista. Laureato in Architettura a Milano, ha insegnato al Politecnico della città, dove vive.
Di famiglia ebraica piemontese e aostana, ha una visione laica, socialista e liberale, che però non gli impedisce lo studio delle tradizioni ebraiche e di scrivere per diversi giornali su questi temi. I suoi saggi ruotano attorno a diaspora, sionismo, fede e credenze, conflitti tra umanità e divino. Nel 1995, ha vinto il Premio Pozzale Luigi Russo.
Come pittore espone raramente. La sua ultima mostra risale al settembre-ottobre 2024, alla Casa museo Palazzetto Baviera di Senigallia. S’intitolava Immaginare Leggendo - Figure bibliche e dantesche.
È stato membro del Consiglio della Comunità ebraica di Milano. Nel 1992 è stato invitato dal cardinal Martini alla “Cattedra dei non credenti”.
Sarah Mustafa
E' nata a Pavia, dove ha conseguito la laurea in Scienze politiche con indirizzo internazionale. Oggi vive tra Italia e Medioriente ed è scrittrice. Durante infanzia e adolescenza, ha vissuto in un campo profughi palestinese in Giordania insieme alla famiglia paterna. In quel contesto, ha maturato la conoscenza della realtà che oggi descrive nelle sue storie, mettendo in luce esperienze di vita intense e spesso sconosciute.
Ha pubblicato diversi articoli su La Provincia Pavese, Avvenire e Ha Keillah. Il suo romanzo d’esordio, La spia ha i capelli rossi, edito da Homo Scrivens, si svolge tra Italia e Medioriente e ha ottenuto la menzione speciale al prestigioso Premio L’Iguana – Anna Maria Ortese nella sezione narrativa, edizione 2024, oltre al Premio Franco Cuomo International Award 2024 per la letteratura, X edizione.
Ali Rashid
E' nato in Giordania da genitori palestinesi di Gerusalemme. Attivista per la pace, la giustizia e il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese, milita prima con il movimento studentesco a Parma nel 1972 e poi in Democrazia proletaria nel Dipartimento esteri. Ha partecipato a diverse missioni contro le guerre e per la pace in Afghanistan, Iraq e Siria. Per molti anni è stato primo segretario dell’Ambasciata palestinese in Italia. Nel 2006 è stato eletto con Rifondazione comunista deputato del Parlamento italiano.
Fondatore insieme a Moni Ovadia e Michele Nardelli dell’associazione Mezzaluna fertile del Mediterraneo, membro del Consiglio d’Europa dal 2006 al 2008, alle elezioni europee del 2024 si è candidato con la lista pacifista di Michele Santoro Pace, terra, dignità.
Khader Tamimi
Medico, presidente della Comunità palestinese di Lombardia, è nato a Hebron. Profugo da Gerusalemme quando si trovava ancora nel grembo di sua madre, fuggì dalla città con la famiglia nel 1967 per rifugiarsi in Giordania. Da qui è emigrato a Milano nel 1970, dove si è laureato in Medicina nel 1979 mentre nel 1982 ha conseguito la specializzazione in Pediatria a Parma.
Membro fondatore del Gups (Unione generale degli studenti palestinesi), è da sempre attivo a fianco delle associazioni italiane per il raggiungimento della pace in Palestina. È anche molto attivo nell’organizzazione di eventi per tenere viva la cultura e le tradizioni palestinesi. Da segnalare nel marzo 2013 la sua partecipazione a Como all’inaugurazione della mostra “La Palestina della convivenza – Storia dei Palestinesi 1880-1948.
Widad Tamimi
Giornalista e scrittrice, figlia di Khader Tamimi e Claudia Weiss – ebrea triestina la cui famiglia era scappata a New York durante la persecuzione razziale e la Seconda guerra mondiale–, è cresciuta in Italia. Nel suo secondo libro, Le rose del vento, edito da Mondadori, ricostruisce le vicende delle sue due famiglie, con le loro similitudini e diversità. Attualmente vive a Lubiana e presta servizio nei campi di accoglienza profughi nell'ambito del programma Restoring Family Link della Croce rossa slovena.
Mai indifferenti