Mai indifferenti - Voci ebraiche per la pace


Dove sta andando l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane?




Dopo due anni di orrori, di lutti, di sofferenze, salutiamo la riuscita del primo passo per la pace nella Striscia di Gaza e la liberazione degli ostaggi.
E' un risultato dovuto in parte alla pressione delle piazze, che hanno manifestato in tutto il mondo per la fine della strage, in un movimento spontaneo in cui non ha avuto spazio l'odio verso gli ebrei. Ha avuto il suo ruolo la forte minoranza di israeliani che non ha mai cessato di protestare contro la politica governativa, come pure le proteste di ebrei della Diaspora, che hanno proclamato, in Nord America come in Europa, che la sproporzionata, efferata vendetta su tutto il popolo di Gaza non poteva essere fatta nel loro nome.
Mentre si spera che si sia concluso il periodo più barbaro per Gaza, non possiamo dimenticare che nei territori occupati continuano senza alcuna giustificazione, e si aggravano sempre più, gli atti di persecuzione compiuti da coloni incoraggiati e protetti dallo Stato d'Israele.
La storia del nostro popolo, funestata da persecuzioni, le dolorose testimonianze dei sopravvissuti, non ci hanno mai insegnato la vendetta, ma la ribellione contro tutte le persecuzioni ingiuste, a danno di chiunque. Perciò non ci siamo sentiti in diritto di assistere indifferenti a quello scempio, né lo saremo a partire da oggi. Chi condivide questo sentimento, è già dei nostri.




14 settembre Giornata della cultura ebraica dissidente: non in mio nome - Piazza Duomo Milano

Il 14 settembre 2025 è la Giornata europea della cultura ebraica, e nel mondo e in Italia vengono organizzati momenti di approfondimento e celebrazione. Consapevoli dell’importanza di promuovere la conoscenza della cultura ebraica, in questa giornata non possiamo non chiederci cosa significhi essere ebree ed ebrei oggi nel terribile quadro di quello che sta succedendo, e non certo solo da due anni, ai danni della popolazione palestinese, che lo si chiami pulizia etnica, genocidio o crimine di guerra.
L’iniziativa della Comunità ebraica di Milano sembra invece ignorare del tutto questo aspetto, a eccezione di un momento che immaginiamo affermerà che ogni critica a Israele è espressione di antisemitismo, conscio o inconscio.
La nostra cultura ebraica antifascista, antirazzista e contro ogni disuguaglianza e ingiustizia, ci impone di criticare Israele e opporci ai crimini in atto, ai danni del popolo palestinese, di quello israeliano e di tutta l’umanità.
Con la nostra presenza vogliamo ribadire che Mai Più significa Mai Più per Nessuno, oggi.




Annuncio su IL MANIFESTO  12/8/25
Su Il Manifesto del 12 agosto e sui muri delle città italiane, la campagna promossa insieme ai gruppi di ebree ed ebrei italiani che dicono 'non nel nostro nome'!
"Stop al genocidio, Israele distrugge e affama Gaza. Il sostegno italiano ed europeo deve cessare"!


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